• Settembre 26, 2023

CALL OF DUTY: BLACK OPS 4 – RECENSIONE

Call of Duty: Black Ops 4 è un videogioco del genere spara tutto in prima persona. La serie Call of Duty non è una serie come tutte le altre, ma una vera e propria icona per tutti i grandi appassionati del genere.

Nonostante il passare degli anni, Call of Duty è sempre stato in grado di rinnovarsi ad ogni capitolo, di entusiasmare i suoi giocatori e di non deludere mai le aspettative del mercato. E così, ambientazioni dopo ambientazioni, Call of Duty è cresciuta, dettando le regole e le tendenze di un intero genere, ovvero quello dello spara tutto in prima persona. E ancora adesso, con il lancio di Call of Duty: Black Ops 4, riconferma il suo primato e la sua capacità di invertire le tendenze di mercato.

Il publisher americano Activision, infatti ,ha deciso di abbandonare la campagna in quanto considerata troppo costosa e poco remunerativa in consensi e sul lato economico. Un gran bel taglio netto al passato che lascia senza dubbio tutti attoniti e senza parole: del resto sin dall’inizio la serie Call of Duty ha sempre mostrato una particolare attenzione per le storie e la loro narrazione.

Ora si prova a giocarsi il tutto e per tutto con i Black Royale e il multi giocatore. Ovviamente per un compito così arduo e delicato è stato scelto il team migliore, ovvero il Treyarch, con il suo cavallo di battaglia, il Black Ops. All’Interno del Black Ops 4 è stato inserita però una sessione completamente dedicata agli specialisti da giocare in solitaria.

Una serie di missioni da affrontare e che costituiscono una sorta di tutorial attraverso cui apprendere immediatamente le caratteristiche e le abilità del proprio personaggio, per poterle sfruttare al massimo. Inoltre, queste missioni oltre ad avere un obiettivo formativo, servono anche per rispolverare o introdurre le nuove dinamiche di gioco.

Nonostante gli sforzi fatti, e il desiderio forte di non tappare, va detto però con profonda onestà che all’interno di Black Ops 4 c’è davvero poco in grado di conquistare l’amore di coloro che preferiscono giocare in solitudine. L’assenza della campagna è ingombrante e si fa sentire a gran voce.

Non si può però negare il fatto che ogni specialista è delineato in maniera quasi perfetta sia dal punto di vista estetico e fisico, sia da un punto di vista funzionale ( le abilità di ognuno di loro sono studiate al fine di ottenere la vittoria se ben utilizzate).

Tra gli aspetti negativi, necessari per controbilanciare il tutto, rientra il tempo di caricamento degli specialisti che è decisamente molto lungo. Non bisogna pensare però che all’interno del nuovo sistema multi giocatore, lo specialista abbia un ruolo marginale.

Al contrario, Treyarch ha tentato di includerli nei campi di battaglia, ognuno con un ruolo ben specifico. Per esempio alcune volte ci sarà colui che è in grado di rendere più visibile il livello, mentre altre volte chi sa lanciare granate pronte ad accecare i nemici o mine di prossimità, o ancora chi sa usare un rampino per coprire vaste aree della mappa di gioco.

In poche parole in Call of Duty: Black Ops 4 i lupi solitari non hanno la vittoria in pugno: la parola d’ordine qui è squadra. Per cui solo chi gioca in gruppo, riuscendo a sfruttare al meglio le abilità di ogni singolo specialista, sarà in grado di conquistare la mappa e di creare la giusta sinergia per arrivare fino al podio del successo.

Ma non è finita qua. Altri due cambiamenti sono all’orizzonte, e anche questi non fanno altro che sottolineare l’importanza del gruppo in questo gioco.

Il primo cambiamento interessa il giocatore in prima persona in quanto in questo capitolo la sua vita non è più ricaricabile automa, ma viene segnata con una barra colorata posta sulla sua testa, proprio come succede nei giochi di ruolo.

Ad ogni colpo verrà eliminata dalla barra una porzione colorata fino al momento inesorabile della morte. Questo non fa altro che rendere necessarie le cure al momento giusto, arricchendo così un gameplay già di per se molto frenetico e imprevedibile.

Il secondo grande cambiamento invece interessa l’ambientazione, dal momento che riguarda la presenza di nebbia in campo di guerra. In altre parole sulla mappa saranno rese visibili solo le porzioni di spazio individuate realmente dai giocatori.

Tutte le altre porzioni, così come i nemici in essi, rimarranno nell’ombra. Per aumentare la visibilità comunque si potranno usare dei perk o delle specializzazioni. Per il resto, tutto in gran stile Treyarch, ovvero mappe ben realizzate, armi gradevoli da maneggiare e gadget ad hoc per tutti coloro che sono in grado di guadagnare punti a sufficienza in uno score streak.

Per quanto riguarda le mappe , esse si compongono di spazi aperti e chiusi che si alternano con spazi sopraelevati ed elementi segreti. Grande libertà di personalizzazione tanto dell’aspetto estetico dei giocatori quanto delle caratteristiche e delle armi da dotazione, sebbene poi, nel corso del gioco, sia possibile incontrare degli altari dove ricevere poteri speciali, o banchi dove costruire armi nuove per potenziare le proprie abilità.

Le modalità di gioco vanno dalle più classiche come Deathmatch e Kill Confirmed a quelle più recenti come Controllo o Rapina, tipiche del gioco di squadra. In totale sono 14 mappe ( 10 nuove e 4 rivisitazioni di quelle passate) e ben 8 modalità di gioco. Non resta che provare e catapultarsi in questa nuova e avvincente avventura, adatta sia per principianti che per veterani del genere.

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