10 pagamenti che è meglio non fare in contanti: meglio saperlo prima che sia tardi

Mentre il pagamento in contanti è per molti un metodo comodo per gestire le proprie finanze, ci sono alcuni tipi di pagamenti che non dovrebbero mai essere effettuati in questa maniera.

Negli ultimi tempi, il pagamento con carta ha iniziato a sostituire l’uso del contante. Questa tendenza ha i suoi vantaggi e svantaggi. Il pagamento con carta è tracciabile e quindi offre un livello di sicurezza maggiore, aiutando nella prevenzione di attività illegali, proteggendo i consumatori e riducendo il rischio di furti e rapine.

Tuttavia, l’uso della carta non è privo di svantaggi, soprattutto per chi fatica a gestire i propri fondi. Si tende a spendere più del necessario, poiché non si ha una percezione immediata dell’uscita di denaro.

Ecco 10 tipi di pagamenti che non dovrebbero mai essere effettuati in contanti.

  1. Pagamenti che richiedono tracciabilità: Per esempio, spese che devono essere dichiarate ai fini fiscali, come quelle che rientrano in bonus o detrazioni (es: detrazioni fiscali, 730).
  2. Pagamenti che necessitano di documentazione per eventuali rimborsi o resi: Gli acquisti importanti, come mobili, auto, e scooter, anche se al di sotto della soglia massima consentita per i pagamenti in contanti, dovrebbero essere effettuati tramite metodi tracciabili.
  3. Acquisti di beni costosi o di alto valore: La tracciabilità in questo caso offre maggiore sicurezza e possibilità di ricorso in caso di problemi.
  4. Servizi o beni soggetti a potenziali problemi o difetti: Il pagamento tracciabile facilita la richiesta di cambi, sostituzioni, o rimborsi.
  5. Spese sanitarie: Dalle visite mediche alle prestazioni specifiche, è consigliabile effettuare i pagamenti con metodi tracciabili.
  6. Acquisti di elettronica: Per prodotti come tablet o smartphone, è sempre preferibile utilizzare un metodo di pagamento tracciabile.
  7. Canoni di affitto o transazioni immobiliari: Questi pagamenti richiedono tracciabilità per ragioni legali e fiscali.
  8. Pagamenti di tasse e contributi governativi: Per garantire la corretta attribuzione e per motivi di verifica fiscale, è preferibile non usare contanti.
  9. Investimenti finanziari: Per motivi di sicurezza, legalità e tracciamento delle origini dei fondi, i pagamenti relativi a investimenti dovrebbero essere sempre tracciabili.
  10. Pagamenti per servizi professionali (avvocati, consulenti, ecc.): È importante avere una traccia dei pagamenti per servizi che possono richiedere prove documentali in caso di dispute o per motivi fiscali.

I pagamenti tracciabili non solo garantiscono sicurezza per l’utente ma stabiliscono anche un collegamento diretto tra l’acquisto e il conto bancario dell’utente, essenziale per eventuali verifiche. Mentre l’uso del contante può essere appropriato per piccoli acquisti quotidiani, per transazioni di maggiore importanza o che richiedono tracciabilità, i metodi di pagamento elettronici sono decisamente preferibili.

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